Patronato Don Bosco Giudecca

Festa San Giovanni Bosco: 31 gennaio e 8 e 9 febbraio 2025

Con Don Bosco costruttori di speranza

La festa di Don Bosco è da sempre un appuntamento significativo per la nostra Comunità della Giudecca e anche quest’ anno non è mancato il coinvolgimento e la partecipazione di tante persone. Il tema della Speranza intrecciato con episodi della vita di Don Bosco raccontati  dal salesiano don Marco Favero ha fatto da filo conduttore e ci ha spronato nel riflettere sui “bisogni“ della nostra isola della Giudecca e nel  ripensare alcune proposte  per realizzare nuove occasioni di socializzazione mettendoci al fianco dei giovani e trovare assieme a loro la strada per nuovi progetti che possano essere stimolanti e di crescita.  La speranza è anche investire sui più piccoli e le loro famiglie che in questa festa sono state una presenza costante. L’allegria, la voglia di giocare dei bambini è sempre contagiosa e incoraggiante.

La speranza  è stata evidente nell’intraprendenza dei giovani, che si sono messi a disposizione per pulire e  allestire la sala e a servire la cena ai tavoli. La speranza è stato il contributo di molti per una cena riuscita, la speranza sono stati i talenti musicali che hanno allietato la serata.   La speranza l’abbiamo ritrovata nella celebrazione che ci ha riuniti intorno allo stesso altare, nutrendoci di Gesù, cibo di vita eterna.

La speranza si è rivelata  nell’arte “pasticcera” che ha prodotto buonissimi dolci, la speranza si è incarnata nello spettacolo teatrale realizzato in breve tempo grazie alla collaborazione di molti: una rappresentazione applaudita che, attraverso la vita di Don Bosco, ci ha ricordato che Dio ci vuole felici, e per esserlo dobbiamo amare i giovani e incoraggiare i loro sogni senza risparmiarci. La speranza è stata nell’estrazione del biglietto vincente ma soprattutto confidiamo che presto si possa realizzare il progetto di restauro del patronato: non solo per ottenere nuovi spazi, ma per fare in modo che questi diventino luoghi di accoglienza, inclusione e cammino condiviso per tutta la Comunità. La Speranza siamo noi in ogni cosa piccola o grande che siamo in grado di donare.

Insieme alla festa, abbiamo partecipato ad uno spettacolo ispirato alla vita di Don Bosco scritto e diretto da Adriana. Per me è stata una bella e interessante esperienza, soprattutto mi è servita a conoscere un po’ di più, quello che era il mio personaggio, Giovanni. Ovviamente, divertirsi e fare spettacolo con i propri amici piace a tutti, ma ci ha anche fatto capire ancora di più l’unione che abbiamo tramite la comunità.

Anche quest’anno abbiamo puntato sulla Lotteria di Don Bosco come occasione privilegiata per autofinanziare le attività del Patronato. Grazie al contributo ed all’impegno di moltissime persone, parrocchiane e non, quest’anno siamo riusciti a vendere ben 9000 dei 10 mila biglietti stampati. Un vero e proprio record!
Oltre 100 sono state le persone che si sono impegnate a vendere almeno un blocchetto di biglietti. Particolarmente apprezzato, quest’anno, l’aver indicato come destinazione del ricavato l’abbattimento delle barriere architettoniche presenti in patronato, interventi che verranno realizzati nell’ambito del più ampio restauro previsto.

Don Bosco: un sogno che continua

Don Bosco non è solo un santo del passato, ma un uomo che continua a parlare ancora oggi, soprattutto a chi, come me, si dedica ai giovani. Il suo sogno era grande: creare un luogo dove i ragazzi potessero crescere, divertirsi e trovare una guida. Così è nato l’oratorio, non come un semplice spazio, ma come una casa che accoglie, una scuola che educa, una chiesa che avvicina a Dio e un cortile dove nascono amicizie.

Quest’anno, nonostante il mio ca-risma di frate cappuccino, sto scri-vendo la mia tesi su di lui perché la sua passione per i giovani mi ha conquistato fin da quando, a 18 anni, sono tornato come animatore ed educatore nel mio oratorio natale. Lì ho accompagnato ragazzi di età e storie diverse, aiutandoli a mettersi a disposizione degli altri e imparando, insieme a loro, l’importanza dell’accoglienza e dell’amore verso il prossimo.

Nel mio cammino di formazione, in questi dieci anni, seguire i gruppi giovanili mi ha fatto toccare con mano quanto sia ancora attuale il me-todo di don Bosco: stare con i ragazzi, ascoltarli, aiutarli a scoprire che sono unici agli occhi di un Amore che nessuno può sostituire, l’Amore di Dio.

E ora, nel teatro della parrocchia di Sant’Eufemia, avrò l’onore di vestire i suoi panni. Non sarà solo una recita, ma un’occasione per portare il suo messaggio tra noi, per far capire che don Bosco non è solo una storia da raccontare, ma un esempio da vi-vere. Perché il suo sogno continua, anche qui, anche oggi, con noi. Pace e Bene, fra Mattia.

Gara delle torte

Prossimo appuntamento venerdì 31 gennaio

Doppia gare delle torte per adulti e bambini. Porta la tua torta in patronato domenica 9 febbraio o prima delle messa dalla 10.00 alle 10.25 oppure dopo la messa dalle 11.30 alle 12.00. Una selezionata giuria valuterà le torte più buone, più belle e più originali. Premi per tutti i partecipanti.

Lotteria Don Bosco

Acquista i biglietti della lotteria Don Bosco! Non perdete l’occasione: ogni biglietto acquistato è un piccolo gesto che fa una grande differenza. 📌 In palio ben 40 ricchi premi e il ricavato contribuirà all’ abbattimento delle barriere architettoniche in patronato. L’estrazione sarà domenica 9 febbraio alle ore 18.30 in Patronato Don Bosco. Grazie a chi potrà contribuire e a chi incontrerà i nostri puffi nelle prossime settimane! ✨🤩

Con Don Bosco costruttori di speranza è il tema della festa di quest’anno, che ci
avvicina al Giubileo da poco iniziato. Guardando a Don Bosco, vogliamo mettere la nostra attenzione soprattutto sui giovani: saperli ascoltare, guidare e offrire loro strumenti per crescere come uomini e donne di speranza, radicati nei valori cristiani. In un mondo spesso segnato da incertezze e sfide, Don Bosco ci invita a essere testimoni di amore, fiducia e accoglienza, aiutando i giovani a trovare la loro strada con coraggio e fede.
Ci confronteremo su questo tema nell’incontro “Don Bosco e le generazioni della
speranza”, con Don Marco Favero, salesiano, venerdì 31 gennaio alle ore 20.45 in patronato Don Bosco.
Il clou della festa sarà la settimana successiva, con un programma ricco di eventi:
Sabato 8 febbraio
Ore 15.15: Il bosco di Don Bosco – Giochi itineranti alla Giudecca per bambini/e dai
7 anni. Ritrovo in patronato e conclusione con merenda verso le 17.00.
Ore 19.30: Cena comunitaria, seguita da balli, canti e musica live con Fra
Francesco e il gruppo giovani.
Domenica 9 febbraio
Ore 10.30: Santa Messa della Comunità.
Sempre al mattino La tradizionale Gara delle torte, con una doppia sfida per
bambini e adulti. Premiazioni nel pomeriggio
Nel pomeriggio:
Ore 15.30: Spettacolo teatrale: “1, 2, 3… Giovanni”, un viaggio emozionante
nella vita di Don Bosco, interpretato con impegno e passione da bambini,
ragazzi e adulti della nostra comunità. Sarà un’occasione per rivivere
momenti significativi della vita di Don Bosco, lasciandoci ispirare dal suo
esempio.
Ore 17.30: Presentazione del progetto di restauro del Patronato Don Bosco.
Questo è il sogno di tutta la comunità: avere un patronato accogliente e
fruibile in tutti i suoi spazi. Con la speranza che presto possa concretizzarsi,
ci stiamo adoperando per sostenere, almeno in parte, le ingenti spese.
Inoltre, anche quest’anno non mancherà alle ore 18.30 l’estrazione dei biglietti vincenti con
ricchi premi, della tradizionale lotteria Don Bosco, per contribuire al progetto del restauro.
Il messaggio di Don Bosco non è solo una storia del passato, ma una chiamata viva per il
presente: costruire relazioni di amore, educazione e fede, diventando, con il suo esempio,
veri costruttori di speranza.